Il Parco Burcina, la riserva naturale biellese
Il Parco Burcina rappresenta un’ottima meta per una gita in famiglia.
Questo Parco Biellese è popolato da piante secolari e distese di prati verdeggianti, oltre a meravigliosi rododendri che regalano mille sfumature di colori durante il periodo della fioritura.
E non è tutto, qui si svolge ogni anno anche una particolare manifestazione: la liberazione dei rapaci.
Parco della Burcina dove si trova e come arrivare
La Riserva Naturale del Parco Burcina si estende per 57 ettari nei comuni di Biella e Pollone, nelle prealpi biellesi, su una dolce collina chiamata Bric Burcina.
Per raggiungere questo parco in auto si dovrà uscire dall’autostrada a Carisio (se si proviene da Milano) o Santhià (se si arriva da Torino) e raggiungere quindi Biella e poi Pollone.
Attiguo all’ingresso principale del parco si trova un ampio parcheggio a pagamento (tutti i giorni 1€/h , 5€/24h) .
E per gli amici camperisti, è a disposizione un’area sosta camper attigua al parcheggio (13€/24h) dotata di colonnine per elettricità, acqua potabile, possibilità scarico liquidi e utilizzo sei servizi. (nel caso voleste occupare esclusivamente il parcheggio e non l’area sosta, vi verrà richiesto un pagamento di 1,5€/h – 7,5€/24h).
Il Parco Burcina: la storia
Le origini del Parco Burcina risalgono alla metà del 1800 quando Giovanni Piacenza (1811-1883), industriale laniero, acquistò vari terreni alle pendici della collina. Iniziò a piantumare con sequoie, cedri dell’Atlante, pini strobus e altri arbusti.
Negli anni successivi, il figlio Felice (1843-1938) ampliò la proprietà e si dedicò alla creazione di sentieri e strade unitamente alla semina di fiori ed altre piante.
Dal 1934 il parco è di proprietà del Comune di Biella che ha provveduto ad ampliare la superficie fino ai 57 ettari attuali.
Nel 1980 diventa persino Riserva Naturale Speciale intitolata a “Felice Piacenza”.
Cosa vedere in Burcina
I grandi protagonisti di questo parco sono piante e fiori in quantità, tra cui specie esotiche inserite nella flora locale che comprende le latifoglie tipiche delle latitudini dell’area mediterranea.
Parliamo quindi di faggi, castagni, aceri, frassini, querce, ciliegi e betulle.
Da non perdere assolutamente la famosa valle dei rododendri e le spettacolari azalee che tra maggio e giugno incantano il visitatore grazie ad una maestosa fioritura multicolore.
Ma non è tutto, appena intrapreso il cammino dall’accesso posto più a sud, incrocerete un laghetto popolato da simpatiche tartarughe, girini e pesci rossi, sempre molto apprezzati dai bambini.
Una volta terminata la passeggiata, giunti sulla sommità della collina, troverete ad attendervi la Torre Martini.
Cosa fare in Burcina?
Ormai è chiaro che stiamo parlando di paradiso per gli appassionati di botanica e giardinaggio, ospitante un gran numero di specie vegetali e capace di offrire paesaggi, colori e sfumature sempre diverse in ogni stagione, perciò largo spazio a passeggiate rilassanti, pic nic, corse nei prati.
Insomma una gita in famiglia all’insegna del relax e del riconciliamento con la natura.
E se foste interessati ad un percorso istruttivo, per scoprire più accuratamente questo splendido parco, i diversi itinerari e le sue caratteristiche, potete rivolgervi presso Cascina Emilia sita a 200 m dall’ingresso (Tel. 015 2563007 – 015 2563914) che organizza visite guidate della durata di circa 2 ore.
La Liberazione dei rapaci al parco Burcina
La liberazione dei rapaci al parco Burcina è una manifestazione che si ripete ogni anno nel mese di Settembre.
L’evento, organizzato dalla LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli, attira grandi e piccini desiderosi di trascorrere una mattinata differente e vedere volare questi uccelli verso la loro nuova libertà.
Dopo le cure, i rapaci ormai guariti vengono liberati in natura.
Prima del “volo della liberazione”, gli animali vengono mostrati al pubblico presente mentre e viene fatta una presentazione e descrizione sulle abitudini di vita.
A fine presentazione, l’animale viene affidato alle mani di un bimbo estratto a sorte fra i presenti e brevemente istruito dai volontari che ridona libertà all’uccello.
Un’esperienza unica ed emozionante: il ritorno alla libertà dona un senso di leggerezza e una mattinata trascorsa all’aria aperta in una calda giornata settembrina porta un sorriso sulle labbra di tutti.
Quando andare al Parco Burcina
Qualsiasi stagione è ottima per visitare il parco Burcina (che è sempre aperto tutto l’anno), ma è in primavera ed in autunno che i colori della vegetazione regalano dei paesaggi da cartolina.
In primavera con la fioritura della conca dei rododendri (tra fine maggio e inizio giugno), ma anche delle ortensie e degli altri fiori, si può assistere ad un tripudio di colori.
In autunno, invece, i colori caldi dell’incedere della stagione fredda trasformano questo parco in un’ottima location per ammirare il foliage oltre all’evento della liberazione dei rapaci a settembre.
Altre Informazioni Utili
Alcune informazioni utili per visitare il Parco Burcina:
- L’accesso al parco è gratuito e può avvenire tramite diversi ingressi: l’entrata principale si trova a Pollone vicino a piazza San Rocco oppure passando per la frazione Vandorno di Biella, attraverso una strada stretta, poco agevole e con difficoltà di parcheggio. (Da questo accesso si arriva alla conca dei rododendri in pochi minuti e con un percorso pianeggiante.)
- L’accesso è pedonale, ma agli anziani con più di 65 anni ed ai disabili viene consentito l’ingresso con proprio automezzo nei giorni di giovedì dalle ore 8:30 alle 18:00 e di sabato dalle ore 9:00 alle 11:00.
- I cani sono ammessi, ma al guinzaglio.
- All’interno della riserva sono predisposte alcune aree per il picnic, ma non si devono abbandonare rifiuti ed è vietato accendere fuochi.
- A pochi minuti dall’ingresso, è a disposizione dei visitatori il Punto Ristoro Parco Burcina.
- Nei giorni da martedì e venerdì è consentito raccogliere i funghi ai possessori di apposito tesserino regionale.
- L’accesso alle biciclette è consentito solo lungo la strada principale e nel sentiero che dalla vetta porta alla frazione Favaro; la velocità deve essere moderata per non causare pericolo ai visitatori.
- E’ a disposizione un ampio parcheggio ( a pagamento, tutti i giorni 1€/h , 5€/24h) posto all’ingresso principale del parco.
- E per gli amici camperisti, è a disposizione un’area sosta camper attigua al parcheggio (13€/24h) dotata di colonnine per elettricità, acqua potabile, possibilità scarico liquidi e utilizzo sei servizi. (nel caso voleste occupare esclusivamente il parcheggio e non l’area sosta, vi verrà richiesto un pagamento di 1,5€/h – 7,5€/24h).
- Per i più tecnologici: oasi WIFI con utilizzo gratuito per 90 minuti giornalieri.
- Tempi di percorrenza: dall’ingresso alla conca dei rododendri, mezz’ora circa (solo andata); dall’ingresso alla torre, un’ora circa (solo andata).
Cosa vedere nei dintorni di Biella e della Burcina
Per chi avesse più giorni a disposizione, dopo la visita della Burcina, ci si può dedicare alla scoperta dei dintorni.
Ecco alcuni suggerimenti:
- la Città di Biella,
- l’Oasi Zegna, un parco naturalistico montano facente parte dei beni FAI con tanto di facili sentieri in cui abbracciare gli alberi, altre splendide fioriture e una discesa con slittino.
- Il Lago di Viverone ed il villaggio di palafitte ,
- Il Ricetto di Candelo, un borgo medievale intatto, cinto da mura con imponenti torri a sorvegliarlo, case in pietra e vie acciottolate.
- il Sacro Monte d’Oropa, annoverato tra i patrimoni dell’UNESCO, dove si trovano anche un giardino botanico, una funivia, numerose passeggiate, un parco avventura e molto altro.
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