
Bioparco Zoom di Torino: siamo tornati in Madagascar!
“Mamma, ma quello è un baobab! Allora siamo tornati in Madagascar!”
Ecco come comincia la nostra gita al BioParco Zoom di Torino, più precisamente a Cumiana .
No, non siamo tornati in Madagascar, ahimé, anche se le ricostruzioni sono davvero impressionanti.
Ma procediamo con ordine: Zoom è il primo BioParco immersivo d’Italia, progettato per la protezione delle specie a rischio di estinzione.
Al suo interno scenari incredibili e 300 animali…tutti da scoprire.
E noi, da buoni viaggiatori quali siamo, non possiamo esimerci dal visitarlo.

Il parco Zoom di Torino
La struttura non è enorme ma è ben organizzata e molto pulita.
Per visitarla tutta è sufficiente una mezza giornata, ma è facile prolungare la permanenza grazie a ben due particolari piscine, di cui vi parlo tra poco.
Ciò che impressionano sono le ambientazioni: davvero stupefacenti per essere delle ricostruzioni.
Il parco Zoom è suddiviso in 5 aree tematiche che raccolgono al loro interno differenti specie animali.
E così è possibile visitare il Madagascar, la fattoria del Baobab,, il Serengeti, il tempio delle Tigri e l’Asia.
Un vero e proprio tour del mondo alla scoperta dei 300 animali vip ospitati.
Il percorso consigliato è ben indicato grazie a delle frecce e, lungo di esso, sono posti diversi cartelli esplicativi per meglio apprendere le caratteristiche dei vari animali, nonché alcune curiosità.
Per esempio lo sapevate che le tigri sono gli animali più dormiglioni del parco?
Se ne stanno bellamente coricate a sonnecchiare tutto il giorno, ma scattano in piedi durante l’ora dei pasti!

Gli animali del bioparco Zoom
Ciò che ci colpisce fin da subito, sono gli animali nel loro essere così ben tenuti e puliti.
Il poterli avvicinare, ed alcuni toccare, è qualcosa di insolito.
E così facciamo amicizia con simpatiche caprette ed una scrofa – che ovviamente ribattezziamo subito Peppa Pig.
Ci soffermiamo a salutare i pinguini, distesi all’ombra o intenti a tuffarsi nella loro personale piscina.
Osserviamo mamma gibbone ed il suo piccino mentre si arrampicano agili su una struttura in legno.
Ci emozioniamo ammirando gli enormi ippopotami immersi, come solide rocce, sott’acqua per un tempo che sembra essere eterno.
Percorriamo in lungo ed in largo tutto il parco, fino ad imbatterci in una passerella sopraelevata, grazie alla quale diventiamo dei Vatussi e possiamo guardare le giraffe negli occhi.
E poi incontriamo lui, il Maestro Shifu di Kung Fu Panda, anche detto il panda rosso, un animaletto dormiglione che consuma il suo riposino su un albero con le zampe a penzoloni.
La grandissima attrazione che di certo non ci lasciamo sfuggire è l’Isola dei Lemuri: qui tantissimi lemuri vagano liberi e ci avvicinano.
In questo caso non è possibile accarezzarli: i lemuri sono animaletti dispettosi, in continua ricerca di qualcosa da mangiare.
Persino Vanessina li ha riconosciuti e avrebbe voluto dar loro da mangiare così come aveva fatto nella foresta.
Ci limitiamo ad osserviamo per bene e li paragoniamo a quelli che abbiamo visto nelle foreste del Madagascar...
“Mamma, perchè siamo venuti in uno zoo per vedere i lemuri, se li abbiamo già visti in Africa?… Beh, però qui sono proprio belli e con quel grande Baobab sembra quasi di essere tornati nell’Oceano Indiano.”
In effetti, dopo aver potuto visitare di persona il Madagascar ed incontrare da vicino e liberi in natura, proprio loro, i lemuri, è ovvio che nessuna ricostruzione possa sostenere il paragone.
Nonostante questo, sia noi adulti che le nostre bimbeinviaggio siamo rimasti piacevolmente sorpresi.

Qualcosa in più sullo Zoom di Torino
Molto interessanti gli eventi con i biologi che spiegano e mostrano le varie peculiarità degli animali.
Prendete un cartina all’ingresso del parco per scoprire tutti gli orari di questa attività inclusa nel biglietto.
Di grande effetto, anche lo spettacolo il “volo dei rapaci” che ha luogo nell’anfiteatro 2 o 3 volte al giorno.
E per i più piccini, altro momento di svago presso il parcogiochi in legno dalle curiose forme di animali.

Extra Experience e un giorno da Keeper
Tutto ciò non è abbastanza, volete interagire maggiormente con gli animali?
A Zoom è possibile, previa prenotazione anticipata, dar da mangiare alle giraffe, lucidare il carapace delle tartarughe centenarie, tenere sul pugno un rapace dall’enorme apertura alare o addirittura di vivere una giornata come un vero biologo del parco.
Alla Zoom di torino c’è anche la piscina!
L’avevo nominata in incipit ed ora, come promesso, ve ne parlo.
Il BioParco Zoom non è solo animali nei loro habitat fedelmente ricostruiti, ma anche divertimento in piscina!
Bolder Beach è la ricostruzione di una spiaggia tropicale la cui piscina vi permette di nuotare con i pinguini – a dividervi solo un vetro.
Manca qualcosa?
E già, perché avevo detto non una, ma ben due piscine.
La novità 2017 è infatti Malawi Beach.
Qui ci si immerge nell’acqua fino a raggiungere la piscina in cui vivono i due ippopotami di Zoom, Lisa e Zemaria.
Come per Bolder Beach, solo un vetro a separare da questi maestosi animali.
ZoomTorino:bar, ristoranti e area pic nic
All’interno del parco è possibile rifocillarsi grazie a diversi bar e chioschi sparsi lungo il percorso.
Sono presenti anche dei ristoranti anch’essi tematici.
I prezzi sono leggermente più alti rispetto alla norma, ma comunque in linea con quanto mi sarei aspettata.
Inoltre vi è disponibilità di cibo senza glutine, ma non so dirvi di più poichè non ne abbiamo usufruito.
Ciò di cui abbiamo approfittato è stata l’area pic-nic posta nel centro del parco. Ombreggiata ed allestita con tavoli e panchine in legno: l’ideale per una pranzo al sacco in totale relax.

Informazioni utili
- Il percorso è agevole e facile da percorrere anche con un passeggino. Inoltre è abbastanza ombreggiato.
- Parcheggio a pagamento, 3 € al giorno, anche per camper (ma privo di utenze)
- E’ possibile risparmiare acquistando on line il biglietto, oppure grazie a portali come Groupon o IlTuoTicket
- Piove? Nessun problema, con un biglietto a data fissa, se durante la visita dovesse piovere e decideste di uscire entro due ore dall’ingresso, vi verrà consegnato un biglietto omaggio nominale da utilizzare entro 30 giorni. Se invece decideste di non recarvi proprio al parco, potrete comunque visitare Zoom entro la fine della stagione pagando in cassa la differenza di prezzo rispetto al costo di listino.
- All’interno del parco ci sono diverse toilette, anche per bambini e fasciatoi
- Non è possibile affittare passeggini
- E’ possibile uscire e rientrare dal parco nella stessa giornata previa comunicazione al personale di servizio.
Sono certa che Zoom possa entrare a far parte della vostra lista gite in famiglia.
Se cosi fosse, se avete trovato questo post interessante e utile, condividete!
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